- Barbara Aiello
Una sana risata
perfino quando spogli lei
sei in cerca di me
scusa se ho
un così buon sapore
quando voi due
fate l’amore è
sempre il mio nome
a sfuggire inavvertitamente
alla tua lingua
Rupi Kaur
Oh, che ridere. Ironia del destino vuole che il teatrino si ripeta. Io, lui, una Lei. Nascosta, chiaramente. Una Lei la cui esistenza è svelata troppo tardi perché il mio orgoglio non venga ferito. Di cosa avevi paura, buffone che non sei altro? Che non volessi più conoscerti perché sei fidanzato o “innamorato” di un’altra persona? Mi fai ridere, ma per un motivo diverso da quello che credi. Cosa ti ha fatto pensare che tu fossi talmente importante per me da volerti esclusivamente mio? Oltre che vigliacco, presuntuoso. Forse sei il mio uomo ideale, tutto sommato.
Certo, ci si riesce a procurarmi un bruciore nel petto, e vorrei ben credere. Il mio fuocherello però, avrà vita breve. Meditate, ometti. Non sono io la parte lesa. So bene che sarò io ad affascinarvi. So bene che sarò io l’oggetto del vostro desiderio di affetto (o conforto). So bene che desidererete da me avere soddisfazione per una pruriginosa passione estemporanea. So bene che vorrete vedere il mio nome tra le notifiche del cellulare, non necessariamente con foto allegata. Ma, soprattutto, penserete a me quando sarete con lei. La mia pelle, i miei capelli, il mio profumo, i miei occhi. Meditate, ometti. Non sarà il mio orgoglio (o la mia reputazione) a subire maggiormente il colpo.
